Il nuovo libro di Manuel Bova: intervista all’autore
Il suono dei giorni di pioggia
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Su Amazon e in libreria arriverà solo il 28 novembre.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Manuel Bova in occasione dell’uscita del suo romanzo Il suono dei giorni di pioggia, in libreria dal 28 novembre, per approfondirne temi, personaggi e ispirazioni.
Amedeo, protagonista del tuo nuovo romanzo, è un uomo che vive sospeso tra abitudini rassicuranti e voragini interiori. Come è nato questo personaggio e quanto di te, dei tuoi ritmi e delle tue fragilità quotidiane, hai lasciato scivolare dentro di lui?
M. B. I miei personaggi nascono da soli, una parola dopo l’altra. Non li “progetto” prima ma inizio a scriverli e lentamente si definiscono. Sono loro a raccontarsi, a farsi conoscere. Ovviamente c’è sempre qualcosa di me e del mio sentito verso il mondo. Amedeo ha una certa “malinconia latente” che mi appartiene.
Nel tuo libro la famiglia è una presenza costante, a volte scomoda, a volte salvifica. Che rapporto hai con questa complessità emotiva e cosa volevi far emergere attraverso il legame di dipendenza affettiva tra Amedeo e sua sorella Diana?
M. B. La complessità emotiva è qualcosa che caratterizza ognuno di noi. Perché nessun rapporto è semplice, siamo esseri stratificati, portiamo in dote fragilità, gioie, dolori e paure. A me piace fotografare questi equilibri fragili, mi piace che i personaggi si mescolino come colori su una tela bianca, mi piace vederli crescere e mutare. Il rapporto con Diana è diverso, Diana torna da Amedeo in un momento in cui lui è distrutto e si piazza lì. Diana è un personaggio che io amo molto.
Chi ti segue sui social riconosce subito il tuo tono: diretto, intimo, ironico. Quanto è stato naturale portare quel tono dentro un personaggio e farlo vivere per tutta la durata del romanzo?
M. B. Questa è sempre stata la condizione necessaria dei miei libri: riportare il mio stile tipico dei social tra le pagine stampate. All’inizio era solo un’idea che mi piaceva poi è diventata una necessità.
Amo il dialogo, amo l’essenziale, non trovo il senso di usare venti parole se ne bastano cinque. Non serve descrivere tutto, troppi dettagli rompono il ritmo e rischiano di distrarre. Sarà chi legge a tappare i buchi immaginando un colore del vestito o il materiale di un tappeto.
Amedeo è convinto che prima o poi Beatrice tornerà da lui. Nel romanzo questa ostinazione diventa quasi una filosofia. Tu come vivi l’idea dell’attesa, del lasciare andare e del “rimandare” certe scelte?
M. B. Ho imparato, o sto imparando, a lasciare andare. Ho imparato anche a stare bene con me, a bastarmi. Non è un qualcosa che si finisce mai davvero di apprendere, è un percorso. Ci sono giorni in cui tutto funziona e altri in cui mi sento solo. La mia paura è sempre stata accorgermi un giorno che è troppo tardi. Per qualcosa. Una famiglia, un figlio, un viaggio. Quando è troppo tardi non puoi più farlo, puoi solo sperare di aver fatto le scelte giuste e di avere la forza per convivere con quelle sbagliate.
Il titolo, Il suono dei giorni di pioggia, suggerisce un ritmo emotivo lento, intimo, quotidiano. Qual è il “suono” che speri rimanga al lettore dopo aver chiuso il libro? L’immagine, la sensazione, o la domanda che desideri che si porti dietro?
M. B. La domanda è quella più importante: “Sei felice?”. Perché il resto non conta, e se non lo sei, stai facendo qualcosa per esserlo domani? Il libro affronta queste tematiche con gli occhi di Amedeo che nella storia tante cose cerca di lasciarsele alle spalle mentre altre cerca di affrontarle. Spero sarà un bellissimo viaggio.

La trama
Un amore passato che non passa mai, le giornate che scorrono tra un reparto di elettronica che sembra la caricatura del mondo reale e la vita con sua sorella, Diana, che è presente in un modo tutto suo.
La storia di Amedeo è fatta di fragili equilibri, di ironia, malinconia e desideri mai del tutto sopiti. Amedeo ha una famiglia, dei colleghi, degli amici, ogni personaggio secondario è strettamente collegato a lui, ognuno con le sue vicissitudini che, in qualche modo, contribuiscono a minare le poche certezze del protagonista e lo spingono a mettere tutto in discussione.
Come si salva una persona che non vuole essere salvata? Quanto la nostra percezione di ciò che ci sta intorno è reale e quanto frutto di un condizionamento che porta a un giudizio parziale e impulsivo?
Con uno stile diretto e graffiante capace di alternare leggerezza e profondità, Il suono dei giorni di pioggia compie un viaggio all’interno della mente di un uomo che prova a restare in piedi mentre tutto intorno a lui sembra franare.
Un romanzo che parla di abusi, violenza e di amore in ogni sua forma. Un romanzo che contiene un mondo, che contiene storie, che profuma di vita, di gioie e cadute da cui rialzarsi è sempre più difficile.




